martedì 11 agosto 2009

Ossidiana

Il giocattolaio baratta

tempo senza riposo

dell'imberbe femmina nera

che segue la scia

con gli occhi d'inverno

negli occhi di inverno,

al largo

nell'acqua notturna.


Lui, baratta,

al largo,

il suo tempo senza riposo.


Lei luce nella luce di ieri

riparava dalla pioggia

il calendario in terrazzo

di sassi e di foglie,

sottovuoto il suo desiderio.


“Aspettare, ogni giorno

aspettare,

alzarsi il vento

aspettare.

Scolpire ali di sale.”


Il giocattolaio baratta,

tempo senza riposo

dell'imberbe femmina nera

che segue la scia

con gli occhi d'inverno

negli occhi di inverno,

al largo

nell'acqua notturna,


Lei correva

sulla sabbia di ruggine

nel vento senza riposo,

seguiva la scia

di antiche ancore

con piedi sporcati di ruggine,

improvviso, nel vento,

lui ritornò.

Di mani impastate

ossidiana

intagliando le

sue ali

sudando

la schiena di sale

scolpendo

ed il vento più forte

scolpendo

la schiena di sale

scolpendo

ed il vento più forte

scolpendo.


Lei gocciolava

volando

colava

sopra il faro

colava

di rosso

mentre

sul mare scioglieva,


Lui con mani ossidiana

rideva.

Faro rosso

colando

guardava.


Il giocattolaio baratta,

tempo senza riposo

dell'imberbe femmina nera

che segue la scia

con gli occhi d'inverno

negli occhi di inverno,

al largo

nell'acqua notturna.


“Sali ossidiana di sale,

la vita di uno straniero

è ingiusta”.

Lipari-Salina

12-15 novembre 2007


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